Parkinson e vitamina B1
Analizziamo una ricerca che è stata resa nota attraverso la rete e che deve essere ancora effettivamente sostenuta da prove scientifiche evidenti.
“Una paziente si presenta nel mio ambulatorio per una rettocolite ulcerosa con disturbi intestinali. Aveva cinque scariche di diarrea al giorno, e cinque scariche la notte. Era distrutta. Ma il sintomo più grave era la stanchezza cronica; una stanchezza che uno ha già quando si sveglia. La malata aveva anche tachicardia, dolori ai piedi, i crampi, insonnia e un carattere particolarmente irritabile.”
Comincia così il racconto del dottor Costantini, che parla con la passione di chi è consapevole di raggiungere davvero risultati importanti nel proprio campo. In questo caso, addirittura, di aver trovato il modo per contrastare un terribile nemico dell’uomo: il Morbo di Parkinson.
Lo incontro sulle pendici dei Monti Cimini, entro il suo studio di neurologo di Villa Immacolata, a San Martino al Cimino, 5 chilometri da Viterbo.
Non ho il tempo di farmi conquistare dall’amenità del luogo e di cercare d’intravedere dall’alto tra gli alberi della montagna, Viterbo che resta una delle più belle città del centro Italia.
Il dottor Costantini è troppo travolgente. E’ un medico garbato, ma è pieno di passione per la cura dei malati a cui dedica gran parte del suo tempo.
E’ letteralmente un fiume in piena quando racconta le sue esperienze vissute nel corso degli ultimi anni relative alle malattie neurodegenerative, tra cui spicca quella con il nome terribile di Parkinson. Ma le altre, e il dottor Costantini lo ricorda spessissimo, non sono da meno. Tutte causate da una carenza di Vitamina B1.
Fonte: ULTIMAEDIZIONE.eu 30-03-2015